Presentazione

La vision del Giordano Bruno è quella di una comunità educante aperta, disponibile al dialogo, all’innovazione e al cambiamento, capace di fornire agli studenti e alle famiglie un effettivo spazio di crescita culturale e civile, dove gli studenti esercitino concretamente il loro diritto di cittadinanza.

Il Liceo si propone come punto di riferimento nell’organizzazione di attività aperte (progetti didattici, corsi di formazione, conferenze, spettacoli) e nella collaborazione con gli altri enti di zona  e (per esempio l’Agenzia di Pietra Alta) e cittadini in un’azione collettiva di qualificazione e valorizzazione del territorio.

La Mission della scuola

Il primo compito di ogni istituzione scolastica è formare i giovani, aiutarli a diventare i cittadini del futuro: istruiti, competenti, consapevoli, realizzati sul piano cognitivo e relazionale. Nello specifico, il fine di un liceo è quello di preparare studenti prevalentemente orientati al proseguimento degli studi, vuoi in corsi universitari o di formazione post-diploma. All'interno del Liceo Giordano Bruno operiamo per calare e concretizzare questi intenti nel nostro territorio di riferimento.

Per creare un ambiente di apprendimento costruttivo, che garantisca a tutti condizioni eque per il raggiungimento del successo formativo, il Liceo ha sviluppato le seguenti aree di attività:

  • Accoglienza: per offrire a tutti gli studenti, qualunque sia la loro condizione di partenza, gli strumenti idonei ad esprimere al meglio le loro potenzialità
  • Potenziamento: perché le qualità siano valorizzate e le difficoltà non diventino barriere ma stimoli a proseguire nel miglioramento dei risultati personali
  • Coinvolgimento: perché tutti abbiano l'opportunità di crescere come cittadini attivi e consapevoli della realtà circostante
  • Orientamento: per consentire a tutti di conoscere e valutare le opportunità culturali o professionali più rispondenti alle proprie attitudini.

Per potenziare l'offerta formativa, l’istituto offre laboratori e attività laboratoriali, reti con altre istituzioni scolastiche, università, ASL territoriali, società culturali, sportive e agenzie formative del territorio, enti culturali e musei, stage formativi e scambi culturali, con l'obiettivo di condurre ogni studente ad una formazione completa, metodologicamente solida, che lo ponga nella condizione di orientarsi nel futuro con sicurezza, padronanza di sé e delle proprie capacità.

La scuola dunque si percepisce come il centro di una realtà, punto di riferimento fortemente raccordato al proprio territorio, luogo di crescita educativa e culturale, aperta alla comunicazione nei confronti dell'utenza ma anche di chi, esterno alla realtà scolastica, possa percepirla come stimolo per incidere su quella medesima realtà.

Il progetto educativo  

L'Unione Europea, nella Raccomandazione del 18 dicembre 2006, ha sottolineato la necessità di finalizzare l'attività formativa all'acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza, necessarie per la realizzazione personale, la cittadinanza attiva, la coesione sociale e l’occupabilità in una società della conoscenza (ibidem): ha quindi emanato un quadro di riferimento, volto a definire queste competenze in otto ambiti, considerati strategici per la formazione

  • Comunicazione nella madrelingua
  • Comunicazione nelle lingue straniere
  • Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
  • Competenza digitale
  • Imparare a imparare
  • Competenze sociali e civiche
  • Spirito di iniziativa e imprenditorialità
  • Consapevolezza ed espressione culturale

Nel sottolineare l'importanza della loro acquisizione, l'Unione Europea ha definito le competenze come una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto, concludendo: Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. (ibidem)

Aderendo a tali indicazioni, ci sembra particolarmente significativo che gli allievi “imparino a imparare”, diventando soggetti attivi della loro formazione. Per agevolare il processo, occorre valorizzare il bagaglio delle esperienze individuali pregresse, sulle quali s'innesti il successivo processo di apprendimento, in un percorso di crescita virtuoso. 

Il successo formativo deve quindi intendersi come raggiungimento da parte dell’allievo dei seguenti obiettivi comportamentali, cognitivi e metodologici:

  • Comunicare nella propria lingua madre e in almeno un'altra lingua europea
  • Mantenere un atteggiamento di apertura e di curiosità nei confronti del reale
  • Saper studiare, selezionare e organizzare informazioni e conoscenze
  • Imparare a svolgere un lavoro con altri, progettare, compiere attività di ricerca, perseguire scopi comuni
  • Sviluppare la consapevolezza della propria vocazione e delle proprie capacità
  • Comprendere la cittadinanza come partecipazione responsabile alla vita sociale.